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Le 15 tesi di Gottlieb e Adele Duttweiler

Il testamento spirituale dei Duttweiler

  1. Professare pubblicamente la fede in questa idea di base (testamento spirituale): servire nel senso più religioso del termine, credendo in ciò che vi è di buono nell’uomo. Anche questo è un modo per testimoniare la propria fede in Dio. Una professione di fede che è anche impegno in nome del Cristianesimo nella vita quotidiana di cui tanto si parla. Se un giorno non dovessimo più riuscire a guardare con franchezza nello specchio della fede che avevamo professato, allora vorrà dire che avremo perso la direzione indicata dalla stella che guidava il nostro pensiero.
     
  2. Avere sempre i piedi ben piantati a terra dei contingenti umani e commerciali, lo spirito volto alla stella che ci guida. Alla direzione commerciale devono stare, come accade oggigiorno, uomini capaci con una buona retribuzione e valide prestazioni sociali. Dietro specifica richiesta, i consigli delle cooperative vengono informati dalle amministrazioni competenti in merito alla retribuzione e ai guadagni accessori dei membri dell’amministrazione e della direzione; sono previsti trattamenti fissi senza alcuna partecipazione diretta o indiretta alla cifra d’affari o all’utile netto né onorari per funzioni sussidiarie; si accordano larghe competenze a dirigenti capaci, perché sia mantenuto lo slancio commerciale. Dall’altra parte occorre corrispondere premi per prestazioni a gruppi di lavoro, operai e impiegati al fine di incoraggiare, ma anche migliorare il loro reddito.
     
  3. Il destino della nostra cooperativa dipenderà dalla capacità di mantenere una posizione d’avanguardia grazie all’efficienza della sua organizzazione. Quando prima o poi uscirò di scena, verrà inevitabilmente meno quella continuità che attraverso la mia persona unisce e infonde forza comune alle nostre imprese cooperative. Il prestigio personale del creatore e fondatore della Migros continuerà senza dubbio a vivere in una sorta di mito, ma con un’intensità e un impatto destinati a scemare. Bisogna pertanto tendere a divulgare e approfondire maggiormente il patrimonio ideologico dell’azienda, assicurando al tempo stesso una qualità economica ottimale in ognuno dei settori dell’apparato di distribuzione e di produzione. In caso di cambiamenti del personale, in particolare alle cariche superiori, si devono privilegiare gli elementi migliori. Il vuoto lasciato dalla scomparsa di una guida centrale verrà così compensato dal rafforzamento di tutte le singole posizioni individuali fondate su valori personali, spirituali e aziendali.
     
  4. Mirare al popolo. Tutti gli sforzi devono tendere a perfezionare e conservare l’intima essenza del nostro movimento e a convincere «l’uomo della strada», ma anche e soprattutto la donna, del valore delle nostre idee. La fiducia che il popolo ripone nella nostra azienda costituisce il mezzo più sicuro per convincere i nostri stessi collaboratori, anche quelli che occupano le sfere più alte, del valore e della forza della nostra opera. L’idea da cui tutto è partito era giusta e grande: la vecchia società anonima non doveva essere lasciata in eredità ai soli dipendenti e operai, ma a una fascia più ampia della popolazione. Il modo più sicuro che abbiamo per restare fedeli a quella che possiamo definire la madre di tutte le nostre idee consiste in uno schietto scambio di pensieri con la popolazione all’interno della stampa e durante le assemblee.
     
  5. Dare al popolo continue prove della nostra fedeltà ai principi – fare raramente appello alla fedeltà dei cooperatori. Dobbiamo essere indispensabili al popolo dei consumatori almeno tanto quanto loro lo sono per noi.
     
  6. Lavorare sempre e ovunque alla piena luce del sole. Siamo le persone di fiducia del popolo dei cooperatori che ha dunque diritto di conoscere tutto ciò che facciamo – sin nel minimo dettaglio. I buoni propositi sono importanti, ma contano fino a un certo punto. Da che mondo è mondo, infatti, sono gli impegni assunti e dichiarati pubblicamente a garantire il massimo appoggio ai responsabili.
     
  7. I consigli delle cooperative, quali supremi custodi del nostro patrimonio ideologico, devono acquisire maggiore importanza in futuro. I membri delle amministrazioni e i direttori dovranno avere sempre ben presente questa idea e trovare nei consigli delle cooperative un sostegno sicuro nella battaglia contro il dilagare del commercio fine a sé stesso, contro l’egoismo e la superficialità. Dal canto loro, i consigli delle cooperative si sentiranno fortificati nella propria mansione più alta grazie alla fiducia che il popolo dei cooperatori riporrà in loro. È per questo motivo che tale battaglia assume un ruolo decisivo per conquistare la fiducia del popolo nella nostra causa.
     
  8. Si deve allargare la base dei consigli delle cooperative, chiamando a farne parte cittadini di altri campi: ad esempio rappresentanti di sindacati e altre organizzazioni economiche, associazioni femminili e personalità politiche indipendenti di orientamento diverso. Le riunioni dei consigli delle cooperative devono, laddove possibile, essere pubbliche o quanto meno aperte ai cooperatori. Occorre coltivare una critica sana e uno spirito di opposizione nei consigli delle cooperative. Questa, infatti, costituisce la garanzia più sicura per scongiurare che i consigli delle cooperative e l’amministrazione assumano una posizione di forza, allontanandosi da un sistema liberale e basato sull’efficacia del loro lavoro.
     
  9. Il cuore delle donne è il luogo più sicuro per custodire il nostro patrimonio ideologico, una sorta di santuario dove esso può preservarsi e riprodursi. Alla direzione degli affari, gli uomini sono gli esecutori e gli organizzatori più sicuri. Gli uomini veri, però, devono essere anche in grado di far fruttare il patrimonio ideologico custodito nel cuore delle donne. E, per amor del cielo, assicurarsi la loro collaborazione! Quando il fondatore della Migros non ci sarà più, ricorrete per le questioni importanti al consiglio della signora Adele Duttweiler, anch’essa fondatrice e combattente della prima ora. In lei vivranno la volontà e lo spirito del fondatore, quanto mai nitidi e pronti a venire in aiuto di tutti, con la massima benevolenza.
     
  10. L’interesse generale va anteposto a quello delle cooperative Migros. Sviluppo e vantaggi commerciali devono passare in secondo piano, laddove grazie alla collaborazione con altre cooperative si possono coronare obiettivi superiori. Per contro, lo spirito di concorrenza non deve mai essere accantonato in materia di qualità e prezzi, salari e prestazioni sociali. Tutt’al più si dovrà evitare che l’espansione possa colpire concretamente interessi vitali della concorrenza cooperativa e privata. Crescere, in democrazia, è un processo lungo e complesso da conquistare con il duro lavoro quotidiano. Per questo dobbiamo affiancare alla nostra crescente potenza materiale prestazioni sociali e culturali ancora maggiori. A questo scopo, nonostante tutti gli impegni commerciali e politici, si dovranno rendere disponibili a ogni costo le risorse e il tempo dei nostri elementi migliori. Altrimenti l’imponente opera della Migros sarà destinata a perire come un albero privo di fiori.
     
  11. La fondazione cooperativa internazionale di Rüschlikon deve essere estesa e dotata nello spirito dell’atto di fondazione. Fino al momento in cui tale progetto non sarà stato realizzato, ma anche in seguito, il parco «Prato Verde» dovrà restare aperto il più possibile al pubblico e accrescere in numero e qualità le manifestazioni che andrà a ospitare, in particolare quelle di natura culturale.
     
  12. Gli stipendi e i salari, come pure le condizioni di lavoro e i rapporti verso operai e impiegati devono continuare a essere esemplari. La nostra generale professione di fede che pone l’essere umano al centro dell’attività economica ha una validità particolare per le nostre cooperative. Specialmente i superiori, dunque, devono avere sempre ben presente e ispirarsi a questo concetto che vuole l’uguaglianza di tutti i collaboratori sul piano umano, purché animati dall’impegno necessario e da una buona dose di disciplina. La libertà di aderire o meno a una coalizione va salvaguardata in tutte le circostanze, come deve essere mantenuto il principio di pari trattamento per tutti i collaboratori, qualsiasi sia il partito politico svizzero di appartenenza. Bisogna inoltre fare di più per abbellire il tempo libero del personale. Il tutto nell’ambito degli impegni assunti verso il nostro «capo supremo»: l’insieme dei cooperatori.
     
  13. Rispettiamo le prestazioni dell’economia privata del nostro Paese – e amiamo l’opera comunitaria della nostra cooperativa. Non siamo migliori di qualsiasi altra impresa privata che tratti bene i propri collaboratori, onori gli impegni assunti e non abusi del potere finanziario. Noi, però, innanzi a tutto poniamo l’obiettivo di essere utili alla nostra comunità e di questo andiamo molto fieri.
     
  14. Nessuna politica di potere da parte della Federazione delle cooperative Migros. Alla base dell’unità delle cooperative che le sono affiliate, la Federazione delle cooperative Migros deve porre le prestazioni e la sua autorità morale. Nessun obbligo di acquisto, tutt’al più premi fedeltà che non devono però avere carattere proibitivo. Le cooperative affiliate devono essere coinvolte maggiormente a livello di collaborazione e responsabilità, in particolare attraverso le conferenze dei direttori aventi carattere consultativo. La Federazione delle cooperative Migros e le sue imprese di produzione devono inoltre preservare la forza finanziaria necessaria per tenere unite le cooperative affiliate in virtù dell’eccellenza delle proprie prestazioni.
     
  15. La lotta deve continuare – ma solo quando si tratta di proteggere i deboli e laddove esistano degli abusi di potere. L’isolamento economico delle nostre cooperative ci aiuta a tenere fede ai buoni propositi. E, finché resteremo loro fedeli, questa linea di condotta produrrà benefici per tutti. Una lotta virile senza furia e senza fanatismo. Dobbiamo conquistare i cuori degli avversari di oggi, facendo leva sulla fiducia che la popolazione, e possibilmente gran parte di essa, vorrà riporre in noi. In ogni istante dovremo avere la sincera convinzione che in fin dei conti è per il bene stesso dei nostri avversari, se l’idea della Migros sta trionfando sempre più nella vita intellettuale, politica ed economica.